chirurgo ortopedico

Chirurgo ortopedico, lo specialista dell’apparato locomotore

Scopriamo la figura del chirurgo ortopedico, lo specialista che si dedica alla salute dell'apparato locomotore.

Il chirurgo ortopedico è il medico specializzato in chirurgia ortopedica, la branca chirurgica dedita alla salute dell’apparato locomotore (o muscolo scheletrico).

Si occupa del trattamento delle sue patologie di natura degenerativa, infiammatoria, artrosica e traumatica, solitamente come conseguenza di traumi derivanti dallo sport, da incidenti stradali, domestici o lavorativi, o a seguito di ferite da taglio che coinvolgono gli arti.

I problemi possono affliggere le ossa, le strutture cartilaginee o le articolazioni, ed il chirurgo interviene per risolvere o migliorare i sintomi provocati dalle patologie. 

L’obiettivo primario è effettuare un’accurata diagnosi del paziente, intervenire con un trattamento, solitamente conservativo in prima battuta, e se necessario, provvedere alla risoluzione con un intervento chirurgico per ripristinare la funzionalità motoria.

L’ortopedico può ultra-specializzarsi in alcuni settori della sua branca, come per esempio l’ortopedia di anca e ginocchio, quella della colonna vertebrale o di gomito e spalla.

Cosa fa un chirurgo ortopedico?

La specializzazione di un chirurgo ortopedico riguarda la chirurgia di determinati distretti anatomici del sistema muscolo-scheletrico.

I suoi pazienti, contrariamente al passato, possono avere qualsiasi età.  

La figura dell’ortopedico è nata come medico specializzato nella cura e correzione, tramite terapie conservative o chirurgiche,  di bambini affetti da deformità della colonna vertebrali e degli arti. 

Da qui il nome composto dalle parole greche antiche “orthos” e “pais”, rispettivamente “dritto, raddrizzare” e “bambino”.

Le competenze dell’ortopedico

Le competenze del chirurgo ortopedico riguardano la conoscenza approfondita e dettagliata di: 

  • L’anatomia e la fisiologia di ossa, cartilagini, articolazioni, muscoli, tendini e legamenti;
  • Gli infortuni e le malattie a carico dell’apparato locomotore;
  • I metodi d’indagine a fine diagnostici;
  • I trattamenti conservativi e/o chirurgici;
  • Il percorso di riabilitazione utile alla ripresa dopo un trattamento o una chirurgia;
  • La prevenzione delle sofferenze che possono interessare l’apparato locomotore.

Il chirurgo ortopedico si fa carico così, in prima persona, della diagnosi e della sua terapia.

Quali infortuni o patologie cura il chirurgo ortopedico?

Il chirurgo ortopedico si occupa e cura: 

  • Fratture ossee: composte e scomposte, stabili e instabili, semplici e pluriframmentarie, microfratture;
  • Distorsioni e lussazioni: in genere i fenomeni distorsivi riguardano il ginocchio e la caviglia, mentre i fenomeni di lussazione interessano la spalla, l’anca e il gomito;
  • Le borsiti, cioè l’infiammazione di una borsa sinoviale, piccole sacche ripiene di liquido, che si trovano in punti strategici del corpo e agiscono da cuscinetti anti-attrito;
  • Le tendinopatie, in cui rientrano la tendinite, la tendinosi, l’entesopatia e gli episodi di lacerazione tendinea;
  • Gli infortuni muscolari, come la contrattura, lo stiramento e lo strappo;
  • Le deformità della colonna vertebrale, come la scoliosi, ipercifosi e iperlordosi; ma anche la sciatalgia, la lombalgia e le fratture vertebrali.
  • Le deformità degli arti: riconducibili al fenomeno del valgismo (es. ginocchio valgo), e del varismo (es. ginocchio varo); piede piatto o la dismetria degli arti inferiori;
  • Le sindromi da compressione nervosa, ad es. la sindrome del tunnel carpale, o tarsale e quella del nervo ulnare;
  • Le discopatie, le malattie dei dischi intervertebrali, come ad es.l’ernia del disco;
  • Le forme di artrite su base reumatica, ad es.l’artrite reumatoide;
  • L’artrosi, una degenerazione progressiva delle cartilagini che costituiscono le articolazioni e colpisce soprattutto il ginocchio, l’anca, le mani e la spalla;
  • Le malattie metaboliche delle ossa, ad es.l’osteoporosi;
  • I tumori alle ossa, benigni o maligni.

Nello specifico troviamo, di origine infiammatoria, degenerativa e traumatica, diverse patologie per articolazione, come le lesioni

  • Del piede: metatarsalgia, alluce valgo, alluce rigido, piede cavo, piede piatto, dita a martello;
  • Della mano: la rottura dell’osso scafoide, la lesione del tunnel carpale, l’artrosi del pollice, il dito a scatto;
  • Del ginocchio, del menisco e dei legamenti, o artrosi del ginocchio;
  • Della spalla (es. della cuffia dei rotatori);
  • Dell’anca (es. l’artrosi dell’anca).

Quali sono le procedure più utilizzate dal chirurgo ortopedico?

Le procedure più utilizzate dal medico chirurgico sono: la chirurgia mini invasiva, la chirurgia protesica e quella percutanea.

Chirurgia mini invasiva artroscopica

È la tecnica chirurgica, assistita da fibre ottiche e video, che permette di intervenire sulle articolazioni danneggiate senza dover praticare una grande incisione come nelle operazioni a “cielo aperto”. 

Si tratta della chirurgia artroscopica che può essere attuata su tutte le articolazioni, ma che risulta particolarmente utile nel ginocchio e nella spalla.

Vengono praticati piccoli tagli attraverso cui vengono inseriti gli strumenti che permettono di visualizzare l’interno dell’articolazione e di operare sulle strutture danneggiate. 

Chirurgia protesica

La chirurgia protesica si occupa di sostituire mediante protesi le articolazioni di anca e ginocchio, curando così efficacemente le patologie degenerative delle articolazioni.

Grazie all’evoluzione delle tecniche e dei materiali, l’impianto di una protesi consente di ottenere un risultato duraturo ed è in grado di togliere il dolore e di restituire mobilità e funzionalità normali all’articolazione e il ritorno allo sport e alla vita di prima.

Anche la chirurgia protesica può avvalersi di strategie mediche e chirurgiche che la rendono mini-invasiva rispetto alla chirurgia protesica tradizionale.

Chirurgia mini-invasiva percutanea

Per gli interventi riguardanti il piede, come ad esempio la correzione della deformità causata dall’alluce valgo.

È possibile intervenire sull’alluce valgo con tecniche minimamente invasive, modellando il piede attraverso micro incisioni puntiformi, che correggono il difetto e ti permettono tornare alle abitudini quotidiane e a camminare senza dolore.

Il tuo benessere al primo posto 

Il Dr. Vanni Strigelli, chirurgo ortopedico, iper specializzato nella chirurgia protesica di anca, ginocchio e correzione di alluce valgo, esercita la sua professione definendo la sua branca come la “chirurgia del benessere”, una chirurgia positiva che migliora la qualità di vita dei pazienti.

Vieni a conoscere le sue specializzazioni e come può esserti d’aiuto in questa pagina.