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Mini invasività e Rapid Recovery: punti di forza dei centri d’eccellenza per la protesi al ginocchio

In cosa si distingue l’attività di Ortomedic per la chirurgia protesica di ginocchio e l’innovativo protocollo di Rapid Recovery.

Tra i numerosi passi in avanti di cui la chirurgia è stata protagonista negli ultimi anni, la gestione multidisciplinare del paziente e il suo recupero riabilitativo, sono stati i punti di forza dei centri di eccellenza per la protesi di ginocchio.

La riduzione dei tempi di recupero è migliorata notevolmente grazie ad:

  • Innovazioni in ambito tecnico chirurgico, sempre più orientato verso la mini invasività;
  • La gestione del dolore peri e post-operatorio;
  • Una riabilitazione rapida post-intervento;
  • L’educazione del paziente, come parte attiva del processo.

Per questo è fondamentale che, se necessiti di un intervento di protesi al ginocchio, ti rivolga ad un professionista competente, specializzato, che eserciti con un team multidisciplinare in una struttura adatta a tutte le esigenze, in grado di garantire la massima qualità dei materiali e dei servizi offerti

In questo articolo vediamo in cosa si distingue l’attività del Dr. Vanni Strigelli per la chirurgia protesica di ginocchio e l’innovativo protocollo di Rapid Recovery.

La mini invasività dell’intervento per il benessere del paziente

Come ogni articolazione del corpo umano, anche quella del ginocchio può subire dei danni.

Quando il dolore e le difficoltà ti portano a rivolgerti ad uno specialista, l’ortopedico può valutare di intervenire chirurgicamente con una protesi al ginocchio per risolvere il problema.

Il ginocchio è soggetto molto spesso ad artrosi, che si manifesta con dolore a camminare e compiere le normali attività di tutti i giorni, fino alla conseguente perdita di autonomia.

L’unica terapia efficace quando la patologia è in fase avanzata è l’intervento chirurgico di protesi al ginocchio. 

L’obiettivo è ripristinare la piena mobilità articolare ed eliminare la sensazione dolorosa, che caratterizza le lesioni gravi del ginocchio artrosico.

Per raggiungerlo, il Dr. Vanni Strigelli ha sviluppato una gestione del paziente tutta orientata alla mini-invasività: prima, durante e dopo l’intervento di protesi di protesi di ginocchio.

Cosa significa mini invasività? 

La mini invasività è un concetto che ancora ad oggi, spesso è associato erroneamente soltanto alla tecnica chirurgica.

In realtà il concetto di mini invasività è allargato all’intero percorso, per farti star meglio rapidamente con soluzioni che minimizzano disagi e complicanze, e massimizzano il risultato dell’intervento stesso. 

Non si tratta quindi soltanto di ridimensionare l’incisione attraverso cui vengono inseriti gli strumenti operatori e lasciare la cicatrice più piccola.

La chirurgia protesica si affida sì a tecniche chirurgiche meno invasive, ma ciò su cui si focalizza principalmente è ripristinare la biomeccanica e l’anatomia nel modo migliore, danneggiando il meno possibile i tessuti sani.

Questo è possibile limitando ragionevolmente l’estensione dell’incisione, e poi utilizzando protesi che permettano di preservare i tessuti e salvaguardare i legamenti. 

Il tutto è accompagnato da una gestione perioperatoria moderna, “mini invasiva”, che migliora l’esperienza del paziente e ti fa star bene il prima possibile.

Ciò che facciamo è implementare e migliorare prima, durante e dopo l’intervento di protesi di ginocchio tecniche e procedure che semplificano il decorso del post operatorio.

E questo ti mette nelle condizioni di iniziare a camminare già poche ore dopo l’impianto.

Nel nostro percorso non hai più bisogno di catetere e di drenaggio, e c’è un miglior controllo del sanguinamento che si traduce in un numero molto raro di trasfusioni.

Tutti aspetti che contribuiscono a livello psicologico in modo positivo.

L’innovativo protocollo di Rapid Recovery per i centri d’eccellenza

Il Dr. Vanni Strigelli garantisce, oltre a procedimenti di protesi mininvasiva, l’innovativo metodo di Rapid Recovery, che completa a 360° il concetto di mini invasività.

È una tecnica di gestione medica e chirurgica operatoria che sfrutta tutte le evidenze scientifiche recenti per:

  • Diminuire lo stress chirurgico;
  • Educarti all’intervento, per un miglior coinvolgimento nel percorso terapeutico;
  • Controllare al meglio le perdite di sangue, senza ricorrere a trasfusioni;
  • Ottimizzare la gestione del dolore post-operatoria;
  • Diminuire il tasso di eventi avversi grazie alla mobilizzazione precoce.

E’ inoltre possibile eseguire in sicurezza interventi bilaterali simultanei ad entrambi gli arti inferiori.

Grazie al recupero rapido, affronti il trattamento senza catetere vescicale ne drenaggio chirurgico, che comportava rischi maggiori di trasfusione, senza punti sulla ferita, con la possibilità di alzarti per una prima riabilitazione già dopo poche ore dall’intervento, e con un tempo di degenza complessiva pari a 2-3 giorni.

In questo modo, appena sveglio stai bene ed i tempi di riabilitazione procedono in modo spedito: sei in grado di camminare il giorno stesso dell’impianto della protesi e di poter fare delle scale il giorno dopo l’intervento.

La mobilizzazione precoce

La mobilizzazione precoce si basa su un principio fondamentale: meno funzioni perdi e meno funzioni hai poi da recuperare, ed è portato all’estremo.

Nessuna perdita di funzione, minima necessità di riabilitazione: questo semplifica notevolmente tutta la convalescenza post-operatoria.

Per questo il metodo del Rapid Recovery è il futuro nella gestione perioperatoria della protesi ginocchio.

Queste moderne tecniche sono un grande aiuto anche per i più giovani e attivi, che avranno la possibilità di ritornare velocemente a lavoro e ad una vita attiva.

L’approccio è multidisciplinare e prevede una stretta collaborazione tra fisioterapista, chirurgo ortopedico, anestesista e paziente stesso.

In un centro d’eccellenza l’obiettivo è quello di riportarti velocemente alla vita di tutti i giorni nei movimenti senza più  dolore.

Vieni a conoscerci in questa pagina.