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Protocollo d’intervento per la protesi d’anca: una guida per il paziente

Una guida per il paziente che si sottopone all’intervento di protesi dell'anca.

Una guida, passo per passo, se hai programmato di sottoporti all’intervento di protesi d’anca, ormai considerato da tutti, la miglior soluzione possibile per la guarigione definitiva in caso di artrosi.

L’artrosi dell’anca, o coxartrosi, è una patologia degenerativa, di elevata incidenza, che colpisce l’articolazione e che porta a dolore alla deambulazione, e la limitazione progressiva dei movimenti dell’anca. 

Una volta instauratasi, non guarisce con la terapia conservativa, che funziona da palliativo, ma progredisce lentamente, con un aggravamento progressivo della sintomatologia dolorosa e dell’impotenza funzionale.

Per questo, ogni anno, in Italia, vengono eseguiti centomila interventi di protesi dell’anca, con un tasso di successo davvero elevato: la quasi totalità dei pazienti recupera la mobilità articolare e torna alla vita attiva di prima senza più dolori. 

Vediamo assieme in questa guida:

  • Cosa è cambiato per il paziente?
  • Come prepararti prima di un intervento di protesi dell’anca
  • Gli esercizi fondamentali per un corretto e veloce recupero.

Cosa è cambiato per il paziente rispetto ad anni fa?

Oggi la chirurgia si e’ perfezionata e i materiali e gli impianti sono diventati migliori. Abbiamo dati scientifici raccolti nel tempo che ci hanno indicato il modo di operare con maggior successo. 

Un impianto protesico moderno oggi, può durare molto più a lungo, intorno ai 30 anni.

Alcuni centri ed alcuni chirurghi hanno inoltre nel tempo affinato le strategie ed i protocolli medici e fisioterapici per offrirti la possibilità di un percorso di recupero rapido.

Per attuare questo protocollo, serve una collaborazione tra diverse figure sanitarie che aiutano il paziente in tutte le fasi: chirurgo ortopedico, anestesista, fisioterapista.

Per avere un esito positivo dell’intervento, la tua educazione e partecipazione sono attività fondamentali: le aspettative che puoi avere, infatti, hanno una forte influenza sul risultato finale, sulla velocità di recupero e sul tuo morale.

Inoltre, in previsione dell’intervento chirurgico, è bene procedere con una ginnastica preoperatoria per  il rafforzamento muscolare o la perdita di peso, per non aggravare successivamente sulla nuova articolazione.  

Con la nuova tecnica mini-invasiva, inoltre, attraverso una piccola incisione 8-10 centimetri, si esegue l’intervento senza tagliare nessun muscolo dell’articolazione.

Durante il processo di recupero, questo permette di avere un vantaggio rispetto alle tecniche più tradizionali. 

La chirurgia è una parte importante del processo, ma il tuo impegno per la terapia e l’esercizio, sarà fondamentale nel massimizzare il recupero dell’anca. 

Come prepararti prima di un intervento di protesi dell’anca?

Come abbiamo visto, una corretta riabilitazione per la protesi d’anca deve essere impostata a partire dalla fase preoperatoria, attraverso l’educazione e l’informazione su tutte le variabili connesse all’intervento.

Prima dell’intervento vero e proprio, ci sono alcuni accorgimenti che ti chiediamo di seguire:

  •  Portati dietro un pigiama comodo, e/o dei pantaloncini corti;
  •  Indossa delle scarpe da ginnastica comode, senza lacci ma chiuse con lo strappo, o dei calzini antiscivolo;
  •  Fai delle sessioni di esercizi autonomi di flessione e di rinforzo da distesi e da seduti;
  • Impara a stare sopra al letto e non dentro il letto;
  •  Sfrutta al massimo gli spazi a disposizione comuni del reparto: mensa, stanza TV, terrazza con l’aiuto dello staff; 
  •  Ricordati, sei un paziente pronto alla guarigione, non un malato;
  •  Prima di alzarti dal letto, rimani seduto qualche minuto, non tirarti su di scatto;
  •  Usa le stampelle come da indicazioni mediche;
  •  Se hai qualche dubbio, chiamaci, siamo qui per te; 
  •  Ricordati che la protesi d’anca, nei primi mesi, è a rischio di lussazione: memorizza i movimenti pericolosi e impara quelli corretti.

Gli esercizi fondamentali per un corretto e veloce recupero.

Ora vediamo assieme alcuni esercizi che dovrai fare per un recupero rapido, con serie di 10 ripetizioni, per tre volte al giorno.

Flesso-estensioni della caviglia

Muovi lentamente caviglia, piede e dita in su e in giù. 

Possono essere ripetute più volte durante la giornata, servono a riattivare la pompa venosa del polpaccio.

Flessione del ginocchio

Senza sollevare il bacino, fletti ed estendi il ginocchio (mantenete le ginocchia leggermente divaricate) facendo scivolare il tallone sul letto. 

Raggiunta la massima flessione porta il ginocchio all’esterno e tieni per 5 secondi.

Rinforzo dei muscoli glutei 

Portale braccia lungo il corpo, fletti le ginocchia mantenendole leggermente divaricate e solleva i glutei dal materasso, facendo il “ponte”.

Contrai poi le natiche e mantieni la contrazione per 5-10 secondi, poi torna a rilassarti.

Rinforzo muscolare quadricipite

Mettiti seduto sul letto con le gambe all’esterno e mantieni le ginocchia leggermente divaricate.

Estendi e fletti attivamente il ginocchio alternando le gambe.

Un intervento ben riuscito e un’adeguata riabilitazione, ti consentono un recupero completo e funzionale delle prestazioni motorie.

Tuttavia ricordati sempre le raccomandazioni al momento della dimissione, per l’esecuzione delle normali attività di vita quotidiana, e soprattutto ti consiglio di:

  •  Seguire una dieta bilanciata per non aumentare di peso;
  •  Non portare carichi eccessivi;
  •  Controlli periodici dello specialista;
  •  Condurre una vita attiva, facendo gli esercizi riabilitativi, passeggiate, nuoto, cyclette.

Se vuoi avere altre informazioni sull’intervento e sulla riabilitazione dopo una protesi dell’anca, rivolgiti in questa pagina al Dr. Vanni Strigelli.