Ricovero post operatorio dopo una chirurgia protesica, informazioni utili.

Come prepararsi al ricovero e al decorso post operatorio dopo l’intervento di protesi

Come prepararsi al ricovero e al decorso post operatorio dopo l’intervento di protesi?

In questo articolo voglio parlarti di tutte le informazioni che ti saranno utili nel momento in cui dovrai affrontare questo tipo di chirurgia.

Partiamo innanzitutto dalla preospedalizzazione

Circa una ventina di giorni prima del ricovero sarai contattato per effettuare le visite pre operatorie e gli esami necessari: la visita cardiologica, quella angiologica e quella con l’anestesista, ed effettuerai una serie di esami di routine quali ecg, ecocardio, esami del sangue e dell’urina. 

Verrai istruito su alcuni comportamenti da tenere nei giorni prima dell’intervento. 

Ci sarà poi un secondo appuntamento con il medico ed il fisioterapista, che ti daranno ulteriori indicazioni sul ricovero e sull’intervento.

E’ importante, prima dell’intervento:

  • Evitare lesioni o ferite sull’arto da operare;
  • Non effettuare trattamenti di pedicure o depilazione e non utilizzare smalto sulle unghie;
  • Non utilizzare creme sulla zona chirurgica nelle 24 ore precedenti; 
  • Sono vietate le infiltrazioni articolari nel 3 mesi precedenti all’intervento. 

Cosa portare con sé per il ricovero post operatorio?

Il giorno del ricovero, è necessario portare:

  • Lista di tutti i farmaci che assumi regolarmente, con indicazioni di dosaggio e orario; 
  • Un elenco completo delle allergie (farmaci, alimenti, metalli); 
  • Tutti gli esami radiografici per l’articolazione da operare; 
  • Gli esami significativi degli ultimi 3 anni;
  • Storia clinica redatta dal medico curante;
  • Due bastoni canadesi
  • Abbigliamento comodo: maglietta a maniche corte, pantaloncini e tuta da ginnastica; 
  • Scarpe da ginnastica di misura comoda o dei calzini antiscivolo nuovi; 
  • Bustine di integratori di sali minerali; 
  • Libri o riviste.

Il giorno del ricovero

Prima dell’ingresso in sala operatoria, sarai accolto da un medico e da un’infermiera per acquisire i consensi informati alla trasfusione, nel caso risultasse necessaria, e all’intervento chirurgico. 

Sarai vestito con un camice monouso e ti verranno somministrati dei farmaci analgesici ed antiinfiammatori, e la terapia personale del mattino, se non l’ha già assunta.

Eventuali lenti a contatto, apparecchi acustici o protesi dentali, andranno rimosse in reparto.

Come funziona l’anestesia?

Arrivati nel blocco operatorio ti verrà posizionata un ago cannula per somministrare i farmaci in vena, monitorati i parametri vitali ed eseguita l’anestesia.

La tecnica più sicura e più utilizzata è quella spinale, una singola puntura nella parte bassa della colonna vertebrale con un ago sottilissimo, che può essere associata ad un sedativo qualora volessi dormire. 

L’anestesia spinale non è dolorosa, riduce i rischi di trombosi venosa e di sanguinamento, e migliora il controllo del dolore nel immediato post-operatorio. 

I progressi nel campo della medicina peri-operatoria hanno permesso un eccellente copertura dal dolore senza morfina e i suoi effetti collaterali; vieni rimesso in piedi il giorno dell’intervento, il recupero è accelerato ed il ritorno a casa è possibile in breve tempo con una buona autonomia funzionale.

Cosa prevede il post operatorio?

Nell’immediato post-operatorio, quando l’anestesia spinale è ancora in funzione e le gambe sono addormentate, verrà rimosso il catetere vescicale nel caso fosse stato necessario durante l’intervento. 

La maggior parte dei pazienti non hanno bisogno di drenaggio chirurgico e neppure di bendaggio.

L’infermiera si occuperà del monitoraggio dei parametri e del controllo del dolore, con la somministrazione di farmaci.

La riabilitazione comincia subito: alla remissione dell’anestesia, con l’aiuto del fisioterapista e delle canadesi, inizierai ad alzarti e verrai addestrato, fin da subito, a muoverti correttamente. 

I giorni successivi

La mattina successiva, dopo il controllo dei parametri sanguigni e vitali, se presente un drenaggio chirurgico, ti sarà rimosso.

I fisioterapisti si occuperanno di insegnarti movimenti adeguati e gli esercizi concordati per la riabilitazione.

Iniziare fin da subito a muoversi, fare la scale, camminare, è essenziale.

Il lavoro di fisioterapia comprenderà alcuni esercizi anche a letto, la camminata in autonomia, fare le scale, ed evitare tutti quei movimenti che possono danneggiare la nuova articolazione. 

Tutti i giorni sarai controllato da un medico e dallo specialista ortopedico.

Nel momento in cui sarai in grado di camminare autonomamente con le stampelle, fare le scale e andare in bagno, potrai tornare a casa con il piano di fisioterapia da proseguire autonomamente.

La dimissione è quindi personalizzata, dopo un’attenta valutazione della condizione di partenza e dei risultati ottenuti: ti verrà consegnata la terapia farmacologica, oltre che le indicazioni fisioterapiche e riabilitative. 

La ferita chirurgica sarà ricontrollata dopo circa una ventina di giorni, con ulteriori due controlli successivi. 

Come comportarsi dopo l’intervento?

Il programma di fisioterapia individualizzato mira a farti ritornare nel più breve tempo possibile autonomo attraverso il recupero della forza muscolare e l’articolarità.

Rimanere costanti o perdere peso sono un grande aiuto per la sopravvivenza nel tempo dell’impianto protesico.

A livello generale, ci sono alcune regole che dovrai seguire nel decorso post operatorio:

  • Evitare la flessione dell’anca oltre i 90 gradi dopo l’intervento di protesi all’anca;
  • Evitare sedute basse ed eventualmente posizionare un rialzo sul WC; 
  • Alzarti e sederti cautamente dopo aver verificato di avere le stampelle a portata di mano; 
  • Seguire scrupolosamente le indicazioni farmacologiche;
  • Applicare il ghiaccio sull’articolazione;
  • Dormire in posizione supina o, se desideri, dormire sul fianco con un cuscino fra le ginocchia in modo da non incrociare le gambe in caso di protesi dell’anca;  puoi dormire sia in posizione supina che sdraiata sul fianco in caso di protesi al ginocchio;
  • Utilizzare delle scarpe con suola antiscivolo;
  • Preferire la doccia alla vasca per evitare il rischio di cadute.

Per ridurre al minimo il rischio, inoltre, ti consiglio di rimuovere eventuali tappeti, zerbini e altri oggetti in cui potresti inciampare e cadere; così come prestare attenzione agli ambienti con pavimenti bagnati, come il bagno e la cucina.

L’uso della cyclette è un buon aiuto per la ginnastica pre intervento che per la riabilitazione post operatoria. 

Per qualsiasi altro chiarimento sulla corretta gestione del ricovero post operatorio, ti consiglio di rivolgerti direttamente al Dr. Vanni Strigelli attraverso il form al link.