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La visita ortopedica di anca, ginocchio e piede, una specialità della Toscana

La visita ortopedica di anca, ginocchio e piede, per la diagnosi e il trattamento dell'apparato locomotore.

La visita ortopedica è una visita concentrata sullo stato di salute dell’apparato locomotore, cioè delle ossa, delle articolazioni e dei muscoli, sia in condizioni normali che in seguito a traumi.

E’ condotta dallo specialista ortopedico, che si occupa della diagnosi e del trattamento, chirurgico e non, del sistema muscolo scheletrico, ed è indolore e non invasiva.

Permette di diagnosticare patologie acute, croniche o degenerative a carico della colonna vertebrale, degli arti superiori (spalla, gomito, mano e polso) o degli arti inferiori (anca, ginocchio, piede e caviglia). 

Fra le più frequenti sono incluse l’artrosi, i problemi al menisco, le lesioni ai legamenti del ginocchio e della cuffia dei rotatori, la sindrome del tunnel carpale, l’alluce valgo, il neuroma di Morton, la sindrome da compressione del nervo ulnare e la fascite plantare.

Dapprima lo specialista si focalizza sul problema lamentato dal paziente e le regioni in esso coinvolte, e successivamente lo esamina in maniera globale.

In questo articolo vediamo nel dettaglio:

  1. La visita ortopedica dell’anca;
  2. Tutto ciò che devi sapere della visita ortopedica del ginocchio;
  3. Informazioni utili per una visita ortopedica del piede;
  4. Una struttura d’eccellenza in Toscana per la tua visita ortopedica. 

1 – La visita ortopedica dell’anca

Quando inizi a sentire dolore, rigidità, nella zona del fianco, del gluteo o dell’inguine, è importante capirne la causa: potrebbe essere un disturbo addominale, o un problema di colonna vertebrale o ancora un malattia dell’anca.

Avere difficoltà a camminare, piuttosto che avvertire dolori muscolari o articolari, sono  motivazioni importanti per rivolgersi ad uno specialista ed effettuare una visita.

L’anca infatti, è la struttura adibita a sorreggere il peso del corpo e riveste una funzione essenziale.

Che cos’è e a cosa serve la visita ortopedica dell’anca?

L’anca, è la struttura che unisce il bacino con gli arti inferiori, ed è coinvolta in numerosi movimenti.

In caso di disturbi, la visita specialistica ortopedica è assolutamente indispensabile.

La fase di diagnosi differenziale è basata su:

  • Anamnesi: la storia e le caratteristiche del disturbo;
  • Esame obiettivo;
  • Eventuale studio di esami strumentali consigliati dallo specialista (RX ecc.)

Una diagnosi corretta può salvare da interventi inutili, consentendo anche una terapia preventiva; attraverso un’accurata visita e la prescrizione di esami approfondite l’ortopedico può elaborare un’ipotesi sull’origine del disturbo.

Altre volte la visita è necessaria per controllare periodicamente lo stato di un’anca colpita dall’artrosi o da un’altra patologia e adattare, se necessario, la terapia alle nuove condizioni.

Quali patologie si possono individuare con la visita ortopedica dell’anca?

La visita ortopedica dell’anca consente di identificare la causa alla base del dolore, della rigidità e delle difficoltà motorie del paziente e permette di evidenziare la presenza di un’artrosi.

Quando la diagnosi è di artrosi, a volte diventa indispensabile un intervento di sostituzione con una protesi d’anca.

Altre patologie riscontrabili durante la visita ortopedica dell’anca, sono:

  • Artrosi dell’anca;
  • Borsiti e tendiniti del trocantere;
  • Conflitto femoro-acetabolare o “impingement”;
  • Condrocalcinosi;
  • Necrosi della testa del femore;
  • Lussazione congenita o displasia dell’anca.

Nei casi più gravi, dopo una visita ortopedica specialistica, è necessario l’intervento per fare una protesi.

Come si svolge la visita ortopedica dell’anca?

Durante la visita ortopedica lo specialista raccoglie l’anamnesi e la storia clinica del paziente, con informazioni sullo stato di salute, eventuali malattie pregresse o in atto, l’anamnesi familiare e le caratteristiche del disturbo.

Segue poi un esame obiettivo dell’anca, valutando attraverso la palpazione, la mobilizzazione e test specifici, il dolore, le possibilità di movimento e la forza muscolare del paziente.

Lo specialista, quando disponibili, analizza i referti di radiografie o analisi eseguite sulle articolazioni, in modo da verificare la presenza di malformazioni o situazioni di danno articolare.

Al termine della visita, il medico può prescrivere indagini diagnostiche strumentali di approfondimento, come radiografie, ecografie, risonanze magnetiche, o tac, o richiedere consulenze specialistiche.

Viene testata la flessione- estensione dell’anca, il fenomeno di abduzione e adduzione e la sua rotazione interna, fondamentale perché una sua limitazione rappresenta spesso un segnale tipico d’esordio di questa patologia.

Nel caso di artrosi, una semplice radiografia in piedi è sufficiente per valutare l’entità del consumo della cartilagine.

A quel punto lo specialista ha tutti gli elementi di cui per valutare l’entità e la natura del problema e stabilire il percorso di cura migliore.

Il paziente, in visita, deve portare con sé la documentazione di eventuali indagini strumentali recenti o effettuate in passato.

Per approfondire, leggi l’articolo sulla visita ortopedica dell’anca.

2 – Tutto ciò che devi sapere della visita ortopedica del ginocchio

Il ginocchio, può andare incontro ad eventi accidentali, ma può essere danneggiato anche da patologie degenerative e da usura, che spesso si manifestano inizialmente con sintomi sfumati e che è importante curare sin dal principio.

Ottenere una diagnosi precoce di artrosi, può fornire al paziente un ampio ventaglio di soluzioni da mettere in atto per non peggiorare.

Che cos’è e a cosa serve la visita ortopedica del ginocchio?

La visita ortopedica del ginocchio è una visita specialistica sull’articolazione del ginocchio eseguita da un medico ortopedico.

E’ indicata per i pazienti che necessitano di un approfondimento sullo stato di salute e per coloro che sono affetti da patologie come ginocchio valgo o varo, artrosi, problemi alla rotula, rottura dei legamenti crociati, lesione del menisco, problemi ai legamenti collaterali.

Questa visita serve ad identificare l’origine di problemi, che si manifestano con dolore, blocchi, rigidità, instabilità e difficoltà a rimanere in piedi e a camminare.

Le principali patologie sono:

  • Artrosi
  • Necrosi del condilo femorale mediale;
  • Disturbi da instabilità o da iperpressione della rotula;
  • Ginocchio valgo o varo;
  • Lesioni del menisco;
  • Rottura dei legamenti crociati o collaterali;
  • Tendiniti o borsiti.

Come si svolge la visita ortopedica del ginocchio?

Durante la visita l’ortopedico valuta tutti i fattori che possono causare dolore o difficoltà di movimento prendendo in esame lo stato di salute di ossa, muscoli, tendini, legamenti e articolazioni.

In caso di prima visita, il medico inizia con una fase di anamnesi e raccoglie informazioni sullo stile di vita, sull’attività lavorativa e sugli sport praticati, ed eventuali sintomi avvertiti.

Dopodichè il medico approfondisce origine, localizzazione intensità del dolore.

Successivamente procede con l’esame obiettivo al fine di formulare una diagnosi precisa.

Valuta l’aspetto e lo stato del ginocchio in posizione eretta, attraverso la palpazione, e ne esamina la mobilità e la stabilità attraverso test che riguardano parametri quali: forza muscolare, ampiezza del movimento articolare, localizzazione del dolore, stabilità e stato dei riflessi.

Se disponibili, consulta radiografie o analisi già effettuate sull’articolazione, in modo da verificare la presenza di malformazioni o situazioni di danno articolare pregresse.

La visita è in genere estesa anche alle articolazioni dell’anca e della schiena che spesso, mimano un problema al ginocchio.

Al termine della visita il medico può prescrivere al paziente indagini diagnostiche di approfondimento, come una radiografia, una TAC, l’ecografia o una risonanze magnetica.

In base poi all’esito degli esami l’ortopedico, consiglia al paziente il percorso più adatto a risolvere il problema.

È opportuno ricordarsi di portare con sé tutta la documentazione medica di cui si dispone come referti di analisi e radiografie, condotte di recente.

Se vuoi saperne di più, vieni a questa pagina.

3 – Informazioni utili per una visita ortopedica del piede

Se provi dolore al piede, la soluzione corretta è sottoporsi al parere professionale di uno specialista con una visita ortopedica del piede, per ricevere una diagnosi ed intervenire precocemente.

Non tutti i disturbi del piede infatti sono di pertinenza chirurgica.

Che cos’è e a che cosa serve la visita ortopedica del piede?

La visita ortopedica permette di studiare la struttura e la funzionalità e le condizioni di salute del piede.

E’ indicata per indagare l’origine di problemi o sintomi, come dolore, instabilità, rigidità, difficoltà a camminare.

Consente di diagnosticare eventuali patologie croniche o degenerative che, se trascurate, possono causare sovraccarichi alla colonna vertebrale o agli arti inferiori, come:

  • Alluce valgo;
  • Alluce rigido;
  • Piede piatto e cavo;
  • Fascite plantare;
  • Spina calcaneare;
  • Metatarsalgia
  • Neuroma di Morton;
  • Dito a martello;
  • Deformità delle dita;
  • Affezioni del tendine d’Achille e del tallone.

Si rivolgono all’ortopedico anche pazienti che hanno già ricevuto una diagnosi e che devono monitorare l’evoluzione della patologia.

Una valutazione precoce del problema, permette una soluzione migliore, rapida e meno invasiva.

Come si svolge la visita ortopedica del piede?

Durante la prima visita, l’ortopedico ricostruisce la storia clinica attraverso l’anamnesi, con informazioni sullo stile di vita, sullo stato di salute, sulla storia clinica e sui sintomi.

Viene eseguito poi un esame obiettivo del piede, con l’osservazione diretta e test o manovre specifiche, che permettono di orientare la diagnosi verso una patologia.

Dove necessario, sono richiesti esami aggiuntivi specifici, come radiografie, ecografia, tac, risonanze magnetiche.

Dopo aver illustrato al paziente la sua patologia e le diverse opzioni terapeutiche, lo specialista personalizza il trattamento in funzione dell’età e i desideri del paziente.

Le soluzioni possono essere di natura medica, fisioterapica o chirurgica.

Si consiglia al paziente di portare con sé eventuali referti di analisi, ad esempio radiografie, condotte in passato e che potrebbero essere utili per la valutazione.

Leggi anche questo articolo per saperne di più.

4 – Una struttura d’eccellenza in Toscana per la tua visita ortopedica

La Toscana è una regione d’eccellenza in strutture e specialisti in questo settore.

Nella zona di Firenze e provincia e Pontassieve, svolge la sua professione e la sua attività chirurgica, privata o in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, il Dr. Vanni Strigelli, Responsabile del reparto di Ortopedia della Valdisieve Hospital.

Valdisieve Hospital nasce come clinica ortopedica ed oggi, con oltre 65 anni di esperienza, è un punto di riferimento d’eccellenza per la diagnosi e il trattamento di diverse patologie ortopediche e traumatiche.

Dispone di un reparto interno di riabilitazione, che assicura ai pazienti un recupero ottimale del movimento e della funzionalità, prima e dopo l’intervento chirurgico.

Il Dr. Vanni Strigelli, è iper specializzato nei seguenti ambiti:

  • Protesi totale e protesi monocompartimentale di ginocchio;
  • Protesi totale d’anca;
  • Percorso rapid recovery nella chirurgia protesica di ginocchio e anca;
  • Chirurgia percutanea o mini-invasiva dell’alluce valgo e del piede;

Lo specialista assiste i pazienti nelle fasi iniziali delle patologie, quando è ancora possibile optare per un trattamento non chirurgico, come la terapia farmacologica, infiltrazioni articolari e la terapia riabilitativa.

La scelta dell’intervento chirurgico

Quando queste non sono più efficaci, viene valutata l’opportunità di sottoporsi ad un intervento chirurgico: anche in questo caso, la riabilitazione post operatoria svolge un ruolo fondamentale.

Il pre operatorio è essenziale per lavorare sul tono muscolare, soprattutto se il paziente avverte dolore e conduce una vita poco attiva, impoverendo la muscolatura.

Il processo di guarigione inizia prima dell’intervento.

Il Dr. Vanni Strigelli si avvale di un insieme di innovative tecniche mini-invasive, che permettono al paziente di recuperare la capacità di movimento riducendo il dolore nel post-operatorio e velocizzare il ritorno alle attività quotidiane.

Le patologie più diffuse in cui si sono perfezionate queste tecniche di intervento sono:

  • L’artrosi dell’anca
  • Patologie del ginocchio

La moderna chirurgia mini-invasiva, nei pazienti idonei a questo tipo di trattamento, sta dando ottimi risultati.

Sono consigliabili soprattutto a quelle persone che, per problemi fisici o per l’età avanzata mal sopporterebbero un intervento più invasivo; anche per i più giovani e per gli sportivi, che avranno la possibilità di riprendere in tempi brevi l’attività agonistica.

I benefici sono indiscutibili: riduzione dello stress e del disagio post operatorio, riduzione del dolore, del sanguinamento e del gonfiore, recupero rapido dall’intervento, riduzione della degenza ospedaliera, maggiore coinvolgimento nel percorso terapeutico.

Se hai bisogno di un consulto ortopedico, puoi rivolgerti al Dr. Vanni Strigelli e prenotare una prima visita: ti aiuterà a capire il problema e come migliorare la qualità della tua vita.